Il Vaticano visto come una grande comunità gay. Nel libro esplosivo “In the Closet of the Vatican”, l’autore Frederic Martel racconta una cultura gay nascosta e dichiara l’ipocrisia dei vescovi e cardinali cattolici che in pubblico denunciano l’omosessualità con doppia vita privata.
Ciò che è particolarmente notevole è il livello di accesso raggiunto dallo scrittore. Questo alto livello di credibilità non avrebbe potuto essere raggiunto da un osservatore occasionale in Vaticano.
Martel dice che le porte sono state aperte da un importante membro del Vaticano e amico di Papa Francesco, che è stato oggetto della famosa osservazione del pontefice sui preti gay, “Chi sono io per giudicare?”
In un’intervista venerdì in un hotel di Parigi, Martel ha detto che era più facile per lui, come straniero gay, avere la fiducia di chi era in Vaticano di quanto sarebbe stato per un giornalista italiano o un esperto vaticano.
Complessivamente, Martel sostiene di aver condotto quasi 1.500 interviste di persona con circa 150 persone di alto rango all’interno della Chiesa cattolica romana.
Il Vaticano non ha ancora rilasciato una dichiarazione in risposta al libro o un diniego.
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