Jaroslaw Kaczyński, leader del partito di governo in Polonia, Libertà e Giustizia, definisce le persone LGBTI una “minaccia per l’identità polacca, per la nazione”. La sua collega di partito Elżbieta Kruk si è spinta a dire: “Penso che la Polonia debba essere una regione “deLGBTizzata”. Sulla scorta di quello che avviene da tempo in Russia, stanno cercando di trasformare le persone LGBTI in un finto “nemico interno”, proprio mentre molti in Polonia cominciano ad aprire la mente e il cuore: gli ultimi sondaggi dicono che oggi la maggioranza dei polacchi approva le unioni civili tra persone dello stesso sesso. La cosa ci riguarda molto da vicino, non solo perché la Polonia è un Paese membro dell’Unione Europea, ma perché i regimi tendono a imitarsi. In collaborazione con le associazione LGBTI polacche Kampania Przeciw Homofobii – KPH (Campagna contro l’omofobia) e Lambda Warszawa, l’associazione internazionale All Out ha lanciato una campagna internazionale per chiedere condanna di questi attacchi da parte dei leader della UE. Oltre 45.000 persone hanno già aderito. Puoi firmare anche tu qui: https://action.allout.org/it/a/poland
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