I pink money descrivono il potere d’ acquisto della comunità LGBT, si rivolgono specificamente ai clienti gay, inclusi night club , negozi, ristoranti fortemente indeboliti da questa pandemia globale.

Con oltre 475 parate annullate o posticipate quest’anno, i bar gay e i locali di intrattenimento che avrebbero ospitato il Pride e gli eventi della vita notturna stanno avendo grandi problemi economici.
Il gay Pride è una fonte di guadagno per tutte le attività, sopratutto per il turismo, settore che in questi mesi sta affrontando grandissime difficoltà.
Il turismo Lgbt+ ha creato un guadagno inaspettato nel mondo apportando 2000 miliardi di dollari a livello internazionale, volumi importanti messi in difficoltà dalla pandemia.

Secondo gli ultimi dati dell’Organizzazione mondiale del turismo, risalenti al 2017, sono 35 milioni nel mondo le persone Lgbti+, che si spostano per fini vacanzieri: esse viaggiano più frequentemente e spendono di più della media.

Nessuna parata in strada, ma tanti eventi virtuali. Quello di giugno 2020 è un “Pride Month” caratterizzato da manifestazioni digitali, a causa dell’emergenza Covid-19. L’appuntamento clou è per il 27 giugno quando sul web in streaming andrà in onda il “Global pride 2020”. Per 24 ore su un canale dedicato saranno trasmessi spettacoli, esibizioni musicali, interventi da parte di attivisti e di personaggi pubblici a favore dei diritti LGBTQ+

Oltre all’enorme perdita di denaro a causa delle strutture chiuse, e la mancata possibilità di viaggiare, molte persone appartenenti alla comunità lgbt stanno fronteggiando difficoltà a trovare un nuovo lavoro.
Secondo un rapporto di Human Rights Campaign e PSB Research , il 17% delle persone LGBTQ e il 22% delle persone di colore hanno perso il lavoro durante la pandemia, rispetto al 13% della popolazione generale.

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